5 ottobre 2022 - Filosofiamo    No Comments

La creatività. Una opportunità per la scuola del domani

In un articolo pubblicato su “La Stampa” il 14/09/2022, Edgar Morin, dopo aver delineato i tratti di una crisi radicale del pensiero che imperversa in tutto il mondo, afferma:

“Tutto ciò che si gioca nell’ambito dell’economia, della politica, dell’azione, della società si gioca fondamentalmente e preliminarmente nella mente umana.”

Per questo necessariamente si deve porre in essere una riforma educativa, “una rivoluzione paradigmatica”, volta a realizzare una politica dell’umanità che abbia come scopo quello di perseguire e sviluppare il processo di umanizzazione,

inteso come miglioramento delle relazioni fra gli esseri umani, fra le società umane e fra gli uomini e il loro pianeta.

Come la Prof.ssa Daniela Floriduz ha evidenziato, nella sua nota di presentazione: “tutto questo si tratteggia come un insieme di ricette spendibili non come uso e getta ma come fari per le coscienze capaci ancora di pensiero e di etica.”

A questo proposito l’ANP, di cui mi onoro di far parte come socio, attraverso l’iniziativa del suo presidente il Prof. Antonello Giannelli ha promosso un percorso formativo del corpo docente e dirigente, finalizzato a sostenere una riforma del sistema educativo che necessariamente deve far leva su “la creatività”: creatività di chi? Creatività perché?

In primo luogo è necessario premettere che un’attività didattica in sé non può essere efficace se non c’è una riflessione sul prima, il mentre e il dopo a partire da concetti teorici.

Il lavoro di ricerca-azione ha evidenziato come la creatività, nelle sue differenti declinazioni, può contribuire a promuovere una scuola di tutti e di ciascuno, e per questo è importante che la scuola italiana le riconosca spazio e dignità, cioè promuovere creatività – colta nelle sue dimensioni “del fare” e “del pensare”

In questo senso la creatività’ nella scuola deve assumere il significato di “capacità di realizzare una produzione che sia allo stesso tempo nuova e adattata al contesto nel quale essa si pone in essere”: per cui i due concetti base che emergono nella produzione creativa sono la novità e l’adattamento. In un contesto scolastico la creatività diventa, nel rispetto di determinati vincoli, un processo e una performance. La capacità di essere creativo si sviluppa grazie ad un apprendimento mirato.

La scuola tendenzialmente è orientata a sviluppare il pensiero convergente, per cui per stimolare il pensiero divergente, si rende necessario formulare una richiesta per la quale, poten­zialmente, diverse soluzioni sono possibili. Comunque, di fronte a queste potenziali soluzioni, l’allievo dovrà convergere verso una soluzione e fare in modo che quest’ultima sia nuova e adatta al contesto.

Tornando ad Edgar Morin, l’impegno di favorire l’azione educativa della scuola, facendo leva sull’attività creativa, persegue lo scopo di promuovere l’opera di umanizzazione di cui il genere umano sempre più ha bisogno, dove, attraverso la capacità creativa delle nuove generazioni, si viene a confidare sulla categoria dell’improbabile.

Sulla base di questi presupposti mi sento di esprimere, a nome di tutti coloro che operano nella scuola, grazie al Prof. Giannelli per la sua lodevole iniziativa volta a risvegliare le menti prostrate o rassegnate di fronte alla problematicità del presente che ognuno viene a sperimentare.

 

Prof. Alfio Profeti

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