5 ottobre 2022 - Filosofiamo    No Comments

La cultura come condizione di un Paese democratico

Il compito della scuola secondo Bruner, è di trasmettere la cultura, che costituisce “la cassetta per gli attrezzi”, attraverso i quali è possibile realizzare da parte di ognuno l’adattamento alla civiltà, cioè un modo di risolvere crisi e problemi.

In tal senso la narrazione è una pratica sociale ed educativa che da sempre risponde a molteplici e complesse funzioni: dal “fare memoria” alla condivisione di esperienze collettive, dall’apprendimento al puro intrattenimento.

A questo proposito Farnese Daniela nel suo “A noi donne piace il rosso”, pag. 36, scrive:

“Quando ci siamo trasferiti qui a New York, per aiutare mamma a curarsi, avevo quasi tredici anni ed ero una ragazzina con la testa tra le nuvole. Non ero più così piccola da non capire, ma nemmeno abbastanza grande da accettare la realtà.”.

Queste considerazioni sottolineano come l’azione educativa della scuola, volta a sensibilizzare le giovani menti ad una cultura democratica, non sia priva di difficoltà.

Tuttavia, posso testimoniare,  come la scuola italiana cerchi di favorire in ogni giovane la consapevolezza dell’importanza della democrazia.

Purtroppo la permanenza di una forma di pensiero fondata sulla contrapposizione, sulla conflittualità, ma anche sulla paura di un cambiamento che possa rivoluzionare, cioè sconvolgere, la vita quotidiana di ogni cittadino, e significativamente ancora presente in molti di noi, che ci condiziona inevitabilmente nelle scelte, che siamo chiamati a fare.

Per questo il mio richiamo a Machiavelli, nel mio articolo “L’appello di Machiavelli agli italiani”, è finalizzato a richiamare l’attenzione sulla necessità, nel rispetto dei diversi punti di vista, di trovare degli obbiettivi da condividere e perseguire per risollevare tutti insieme le sorti del nostro Paese.

In questo senso avverto la necessità, come faceva il buon Socrate, di stimolare ogni persona, tutti i cittadini,sia i giovani come gli  anziani, nel rispetto delle proprie idee politiche, di testimoniare quelle preoccupazioni personali e collettive che sono fonte di ansia e di agitazione per l’intera collettività, attraverso l’esercizio del diritto/dovere del voto.

Pertanto ribadisco l’importanza che ognuno, sulla base di una ponderata scelta, deve esercitare democraticamente il diritto al voto, un diritto a cui , nessuno può rinunciare.

 

Prof. Alfio Profeti

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