LA FILOSOFIA DEL SOSPETTO: Marx, Nietzsche, Freud e la poetica di Luigi Pirandello a cura di Chiara Milano

LA FILOSOFIA DEL SOSPETTO

Marx, Nietzsche, Freud e la poetica di Luigi Pirandello

CHIARA MILANO Classe V A Liceo delle Scienze Umane “G. Carducci” Anno Scolastico 2015-2016

 

INTRODUZIONE

«[…] nel momento stesso in cui i nostri tre maestri del sospetto, Marx, Nietzsche e Freud, trovano la loro convergenza positiva essi offrono alla fenomenologia del sacro e a ogni ermeneutica come meditazione del senso e come reminiscenza dell’essere la più radicale contrapposizione […]». PAUL RICOEUR, Dell’interpretazione. Saggio su Freud (1965)

«Per chi è cresciuto alla scuola della fenomenologia, della filosofia esistenzialista, del rinnovamento degli hegeliani e delle ricerche di tendenza linguistica, l’incontro con la psicanalisi costituisce uno choc considerevole. Quello che viene affrontato e messo in discussione infatti, non è l’uno o l’altro tema della riflessione filosofica, ma l’insieme del progetto filosofico stesso. Il filosofo contemporaneo incontra Freud nello stesso campo di interessi di Nietzsche e Marx; tutti e tre stanno davanti a lui come i protagonisti del sospetto, i penetratori degli infingimenti. Nasce con loro un problema nuovo, quello della menzogna della coscienza e della coscienza come menzogna». PAUL RICOEUR, II conflitto delle interpretazioni (1969)

La definizione di “Filosofia del sospetto” si deve al filosofo francese Paul Ricoeur (1913-2005)in riferimento a un passo del filosofo Nietzsche: “I miei scritti sono stati chiamati una scuola di sospetto e ancor più di disprezzo” (Umano, troppo umano, p.3).

Nel saggio Dell’interpretazione. Saggio su Freud (1965) Ricoeur è diventato famoso per aver qualificato con l’espressione “maestri del sospetto” Marx, Nietzsche e Freud,in quanto hanno appunto “sospettato”che, dietro ai fenomeni culturali e alle norme e idee morali, si nascondessero meccanismi di altra natura, motivi diversi da quelli dichiarati, cioè interessi economici, desideri o pulsioni istintive.

Questi autori, afferma Ricoeur, hanno compromesso la fiducia nella coscienza che, da Cartesio in poi, era considerata il fondamento sicuro su cui costruire l’edificio del sapere, altrimenti in balia del dubbio. I maestri della scuola del sospetto hanno prospettato la possibilità che quanto appare chiaro ed evidente sia, invece, una “falsa coscienza”, coscienza che non è un assoluto.

Essi invitano ad andare oltre ciò che appare, le convenzioni e il “pensiero dominante” dell’epoca, a “sospettare” che ciò che occorre trovare vada scandagliato in profondità e non sia dato “immediatamente”, a mettere in dubbio e a problematizzare ciò che è noto, non assumendolo come dato in sé, trasformandolo in qualcosa che non è familiare (Unheimlich).

Essi hanno quindi in comune l’attitudine a ricercare l’autentico significato in una struttura profonda, nascosta alla coscienza del soggetto, e a smascherare pertanto come falsa scienza quella di origine cartesiana, proprio quella che avrebbe dovuto invece fugare ogni dubbio. Se la filosofia cartesiana ammetteva che, di fronte al dubbio sulla realtà, ci fosse comunque la certezza del pensiero umano (cogito ergo sum), i tre filosofi portano invece il dubbio all’interno di questa stessa certezza, di fatto annullandola.

Comune a questi tre pensatori è infatti l’idea che la coscienza che l’uomo ha di se stesso non è in grado di cogliere la verità, che non vi è coincidenza immediata tra apparenza e struttura profonda della realtà, e che dunque occorra una «decifrazione» di tale coscienza. Essi criticano l’idea di un soggetto assoluto, razionalmente orientato, e di una coscienza razionale trasparente a se stessa, propridella tradizione cartesiana.

Naturalmente, afferma Ricoeur, «questi tre maestri del sospetto non sono altrettanti maestri di scetticismo»: ognuno, a modo suo, punta a una liberazione-estensione della coscienza. E a questo punto i tre pensatori, come vedremo, divergono nell’individuazione sia della struttura profonda della realtà che degli strumenti per accedervi.

ARGOMENTI TRATTATI:

Karl Marx Friedrich Nietzsche Nietzsche e il nazismo> Sigmund Freud Pirandello Pirandello, Freud e Nietzsche Pirandello e il fascismo

 

SCARICA L’ARTICOLO COMPLETO IN VERSIONE PDF

 

Hai qualcosa a dire? Accedi e lascia il tuo commento!

Devi essere loggato per inviare un commento.