16 maggio 2008 - Diritto all'Istruzione    No Comments

Mozione Collegio Elena Profeti

MOZIONE Elena Profeti – Olimpia Ronga

Il Collegio dei docenti dell’Istituto “G. Carducci” di Pisa, riunitosi in data 16/5/08 per esprimersi sulla programmazione delle attività di recupero estive e per stabilire il calendario delle successive verifiche (ai sensi del punto 2, lettera A e B dell’O.d.G. ), in primo luogo mette in evidenza l’incongruenza e le difficoltà applicative dell’ O. M. n. 92 e per questo stigmatizza:

  • l’inadeguatezza dei finanziamenti di copertura;
  • il problema particolarmente rilevante di come mantenere la scuola e gli insegnanti quali veri protagonisti di ogni innovazione, a maggior ragione in epoca di autonomia;
  • l’inefficacia o la scarsa incisività del lavoro di recupero condotto su “gruppi disomogenei” (non tanto e non solo per tipologia di carenze, ma soprattutto per provenienza da classi che hanno seguito percorsi didattici non omologhi o non omologabili), per cui è fatto obbligo al docente, che svolge le attività di recupero nei confronti di alunni provenienti da classi diverse e con carenze non omogenee, di doversi raccordare con i docenti della disciplina degli alunni del gruppo affidatogli, al fine di orientare contenuti e metodi dell’attività di recupero agli “specifici bisogni formativi di ciascun alunno””;
  • il notevole incremento sostanzioso, che da ciò consegue, dei “carichi di lavoro”, per non chiamare in causa anche quello burocratico, necessariamente dovuto e adempiuto dagli insegnanti, ma non per questo opportunamente quantificato e, pertanto, non retribuito come “onere aggiuntivo”;
  • la complessità e la gravosità del lavoro di raccordo, nel caso, non improbabile, di affidamento dei suddetti corsi ad insegnanti esterni alla scuola stessa;
  • la prevedibile e l’inevitabile lesiva limitazione di fatto dell’esercizio alla libera fruizione del diritto alle ferie da parte di ciascun docente, sia per gli insegnanti disponibili a svolgere corsi di recupero estivi, sia per quelli non disponibili, ma comunque tutti vincolati ad una serie di adempimenti, primi fra tutti lo svolgimento delle “verifiche” e la “partecipazione agli Scrutini integrativi estivi” (infatti la norma  non concede al docente titolare lo sgravio da tale imcombenza);
  • per non sollevare, infine, lo strisciante problema dell’ingestibile e disastroso effetto di ritardo sulla “formazione delle classi e degli organici di fatto”, con ripercussione sull’ordinato avvio del successivo anno scolastico.

Dal punto di vista del metodo seguito, il corpo docente del nostro Istituto “Carducci” di Via San Zeno rileva che con atti amministrativi è stato di fatto e sostanzialmente re-introdotto surrettiziamente l’esame di riparazione abrogato con un atto avente, peraltro, valore di legge. Nella fattispecie , il Collegio prende posizione e contesta fermamente il fatto che ancora una volta il mondo della scuola è stato del tutto tagliato fuori da processi decisionali, determinati più da tempi e da esigenze di tipo mediatico politico che dagli effettivi e tangibili bisogni della scuola pubblica. Per crescere la scuola ha bisogno di “processi reali da promuovere” e di rinvigorire nei docenti la voglia di porsi nuove domande, di ridestare il gusto della loro professionalità e della ricerca scientifica, di accendere il desiderio della sfida per mettere in atto un lavoro migliore.

Per questi motivi, il Collegio dei docenti dell’Istituto Magistrale “G. Carducci” chiede in modo perentorio la revoca dell’O.M. n. 92 che invece alimenta un clima di stanchezza e di diffuso scetticismo tra gli insegnanti, costretti a chiedersi: “su quale sfondo normativo, su quale scenario culturale orientare l’insegnamento e l’apprendimento, facendo emergere le specificità disciplinari e le trasversalità dei campi/aree disciplinari?”

Come ben sanno quei docenti che in questi mesi hanno lavorato sulla normativa vigente, la Direttiva ministeriale n. 68 del 03/08/2007 fornisce un’utile risposta al presente interrogativo, anche se,prontamente e senza interposizione, è stata messa fuori gioco dall’O.M. 92.

Il gruppo dei docenti del dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali e Scienze della Formazione ha condotto, nella prima parte dell’anno scolastico, un lavoro molto attento su questo problema delle aree disciplinari ed ha pubblicato sul sito dell’ARIFS l’esito dell’intera proposta emersa in sede di riunione per materie, fatto questo che riconosce la rilevanza scientifica del contributo prodotto dal nostro Gruppo di insegnanti.

Da tutto ciò premesso e facendo salve le ragioni ampiamente esposte il Collegio delibera

A) In ordine allo svolgimento dello scrutinio finale, al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe, che sia adottato il seguente criterio:

di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva in presenza di un numero di insufficienze non superiore a tre. In tal caso l’alunno sarà avviato ai corsi di recupero o allo studio individuale secondo la valutazione del CdC e la compatibilità delle risorse finanziarie della scuola.

B) In ordine alla programmazione dei “corsi di recupero estivi”, compatibilmente con le risorse finanziarie esistenti, che questi vengano attivati nel periodo compreso tra la conclusione degli Scrutini finali e la prima settimana di luglio e che siano maggiormente assistiti in tali attività gli alunni del biennio al fine di arginare il fenomeno della dispersione scolastica.

Si reputa opportuno che la formazione dei corsi sia effettuata per gruppi omogenei di studenti, non superiori alle 10 unità, per un numero complessivo di ore, per disciplina, non inferiore a 10.

Si ribadisce ancora una volta che i docenti hanno la facoltà di dichiarare la propria disponibilità o meno a effettuare tale “attività aggiuntiva” e che, in occasione del previsto C.d.C., finalizzato allo Scrutinio finale, verranno individuate, per ogni classe, le necessarie attività di recupero da avviare tra quelle deliberate. I docenti, che si renderanno disponibili ad effettuare i corsi in oggetto, saranno nominati dal D. S. con incarico, mediante ordine di servizio, recante l’indicazione del monte ore previsto per tale “attività aggiuntiva” e del compenso corrispettivo spettante. Essi terranno le lezioni finalizzate agli specifici recuperi scolastici ed assegneranno degli esercizi di lavoro estivi per il consolidamento degli apprendimenti impartiti, pena la loro repentina estinzione.

C) In ordine alle operazioni di calendarizzazione, relative alle “prove di verifica”, ai “criteri” per la loro effettuazione nonché all’espletamento degli “scrutini integrativi”, di dare inizio ai suddetti lavori non prima e comunque a partire solo dall’1 di Settembre.

Il Collegio motiva tale decisione a garanzia della salvaguardia del diritto irrinunciabile alle ferie in particolar modo del personale docente (fortemente pregiudicato da tale incombenza estiva) e per la necessaria considerazione di venire incontro alle legittime aspettative delle famiglie degli studenti, la maggior parte delle quali può godere del fondamentale periodo di ferie soltanto nel mese di Agosto.

Le “prove di verifica” saranno scritte, solo per le discipline in cui la normativa vigente prevede tale tipologia, e “orali” per tutte le altre, condotte mediante colloqui da sostenere col docente titolare della materia esaminata, assistito almeno da un altro componente dello stesso C.d.C..

Gli “Scrutini integrativi” seguiranno immediatamente la conclusione delle suddette prove di verifica e termineranno prima dell’inizio delle “lezioni del nuovo anno scolastico”.

F. S. Area Sostegno all’impegno didattico dei docenti.
Prof.ssa Elena Profeti
Prof.ssa Olimpia Ronga

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