IL RETROTERRA DELLA CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è stata costituita il 24 ottobre del 1945, al fine di salvaguardare la pace e la sicurezza internazionale e per istituire tra le nazioni una cooperazione economica, sociale e culturale.
Nel 1946 sempre l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha creato un fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia : l’UNICEF (United Nations International Children’s Emergency Fund), il cui ruolo principale è stato quello di apportare aiuto ai bambini europei dei paesi devastati dalla seconda guerra mondiale.
Nel 1948 viene adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite La “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Essa proclama i fondamentali diritti civili, politici, economici, sociali e culturali dell’umanità.
Nel 1950 viene stabilita dal Consiglio dell’Europa la “Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali”, firmata a Roma il 4 novembre. Essa ha lo scopo di organizzare una garanzia giuridica delle libertà individuali.
Il 20 novembre del 1959 l’ONU adotta la “Dichiarazione dei diritti del bambino” in 10 punti. Il preambolo fa riferimento alla “Carta delle Nazioni Unite” e alla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo” del 1948. Pur stipulando che il bambino, a causa della sua mancanza di maturità fisica e intellettuale, necessita protezione e cure speciali, essa, però, non è che una Dichiarazione; enuncia dei principi, esprime delle aspettative, traccia un quadro di riferimento, senza peraltro obbligare nessuno a conformarvisi.
Nel 1973 la “Convenzione138”del BIT sull’età minima d’ammissione ad un posto di lavoro mette l’accento sulla necessità di dare al bambino le conoscenze che gli permetteranno di riempire nel futuro il suo ruolo nella società e di proteggere il suo sviluppo fisico, intellettuale e morale.
Il 1979 è l’anno internazionale del bambino. L’Organizzazione delle Nazioni Unite esamina un progetto di “Convenzione sui diritti dell’infanzia” proposta dalla Polonia e nomina un Gruppo di lavoro incaricato di redigere un testo finale.
Il 20 novembre 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta a New York la “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” in 54 articoli. Si propone agli Stati del mondo intero di firmarla, poi di ratificarla, impegnando tutti i Paesi firmatari di tale convenzione a predisporre ed emanare leggi attuative dei diritti proclamati nella presente convenzione.
Nel 1990, la “Convenzione sui diritti dell’infanzia” entra in vigore, e diventa dunque un testo giuridico vincolante per tutti i paesi che vi aderiscono.
Nel 1999 la “Convenzione dell’Organizzazione del lavoro” (OIT), concernente le peggiori forme di lavoro dei bambini si pone l’obiettivo di eliminare lo sfruttamento dei fanciulli nel mondo del lavoro.
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