Archive from 24 giugno 2015

Le fasi della socializzazione

Le fasi della socializzazione

Premessa.

Una delle componenti fondamentali della personalità umana è la socializzazione. Le altre sono rispettivamente:
• la componente cognitiva o intellettiva;
• la componente affettiva ed emotiva;
• la componente morale.
Ogni individuo, per sviluppare integralmente la propria personalità, deve attivare le quattro componenti appena richiamate. Se una o più di queste restano bloccate o compresse dalle altre, l’individuo strutturerà una personalità incompleta e quindi irregolare.

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24 giugno 2015 - APPUNTI, Filosofiamo    No Comments

La funzione del criticismo di Kant

La funzione del criticismo di Kant.

Quando ci si affida ad un qualsiasi manuale di filosofia per ottenere una indicazione di massima e per poter comprendere l’epoca dell’illuminismo, è inevitabile imbattersi nella definizione che Kant fornisce nel suo breve saggio del 1784 intitolato “Risposta alla domanda: che cos’è l’illuminismo?”, ove Kant scrive:

«L’illuminismo è l’uscita dell’uomo da una condizione di minorità di cui egli stesso è responsabile. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida d’altri”.

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Istruzione e educazione nel Medioevo – A cura di Carla Frova

Tratto da Carla Frova, Istruzione e educazione nel medioevo, Loescher (Documenti della Storia), Torino 1973 (riprodotto con il permesso dell’autore e dell’editore)

PREFAZIONE

Il posto sempre più ampio che nella nostra organizzazione sociale e nella nostra esperienza quotidiana occupano i problemi dell’istruzione ci rende oggi particolarmente disponibili a una riflessione sulla natura, significato, la funzione della scuola. E certo, quantunque sempre questo sia apparso uno degli elementi indicativi per lo studio di una società specialmente quando essa assuma una struttura più complessa, avvertiamo oggi con sensibilità particolare in quanti modi, attraverso quali connessioni (anche con quali limiti) un’analisi sulla scuola possa inserirsi in un’analisi di più vaste proporzioni.

Così anche l’indagine storica si avvicina a questi problemi con una mentalità che è sempre meno quella dell’erudito e dello specialista. La storia della scuola non riguarda soltanto lo storico della letteratura, dell’arte o delle scienze; perché la scuola non è semplicemente il luogo dove si trasmettono conoscenze e interessi e dal quale escono prodotti letterari, artistici o scientifici. Essa è anzitutto un’istituzione, non certamente l’unica né in tutti i casi la più importante, attraverso la quale un gruppo di uomini provvede alla formazione dei membri più giovani: è quindi, nei vari aspetti della sua struttura, un indice dei rapporti di forze che caratterizzano un gruppo, dal punto di vista politico, sociale, economico; lo specchio dei valori che lo ispirano, sia pure limitatamente a coloro che in un modo o nell’altro determinano le caratteristiche dell’istituzione.

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In quale clima culturale si colloca il contributo di August Comte

Cosa accade nei primi vent’anni dell’800 in Europa?

August Comte opera in una atmosfera intellettuale dell’Europa, nella quale è egemone la cultura e la filosofia del romanticismo. Nei primi vent’anni dell’800 si assiste ad una frizione (contrasto) tra la cultura europea, che mediante il romanticismo rivendica la centralità del sentimento tramite l’arte e la religione, mettendo in secondo piano l’importanza della ragione e della scienza che erano state esaltate dall’illuminismo. L’illuminismo  era stato responsabile dell’avvento della rivoluzione francese, dopo la quale si avvertirono le contraddizioni, conseguenti al fatto che la rivoluzione riconobbe in ambito sociale piena dignità solo alla borghesia, valorizzando le prerogative unicamente di coloro che avevano acquisito un ruolo decisionale nella società. Il popolo restava così escluso. E sarà il romanticismo pronto a cogliere le aspirazioni, i desideri e l’anelito del “sentimento umano”, espressione dell’unità spirituale del popolo, il wolksgeist (“wolk” = popolo e “geist” = spirito). Nonostante ciò, nella realtà concreta emergeva sempre più con forza il potere di quella borghesia che, grazie alla rivoluzione francese ed a quella industriale, dava luogo ad un reale progresso materiale. Quindi, se la cultura col romanticismo insisteva sulla spiritualità del popolo nel suo insieme e sull’universalità dell’espressione del sentimento, nella realtà effettiva, materiale, concreta (positiva), prendeva forza l’urgenza di organizzare la società in modo da dirigere e controllare il progresso economico e materiale. E’ August Comte che, interessato a fondare una fisica sociale, conia il termine “positivo” in un duplice significato:

1. “positivo” è tutto ciò che è effettivo, sperimentale, concreto e verificabile mediante l’esperienza, in contrapposizione a ciò che è astratto, chimerico o semplicemente ipotetico;

2. “positivo” è tutto ciò che è fecondo, utile e pratico, rispetto invece a ciò che è inutile, ozioso o ispirato dalla fantasia e dal sentimento.

E’ così che August Comte dà origine ad un orientamento culturale nuovo in contrapposizione al romanticismo e precisamente al positivismo, che è una corrente filosofica ed intellettuale, perché coinvolgerà anch’essa la letteratura e l’arte. Però il positivismo si proporrà di valorizzare soltanto ciò che è scientificamente rilevante, mettendo così fuori gioco tutte quelle pretese metafisiche rinvigorite dal romanticismo stesso.

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