Liceo Carducci – Studenti Incontro Legalità

Giovedì 17 Febbraio 2011

Documento degli Studenti del Liceo “Carducci” di Pisa

“Saluto di benvenuto”

Corrado Alvaro scriveva:

“… La disperazione di una società è il dubbio che vivere onestamente sia  inutile…”.

Agli intervenuti qui presenti noi chiediamo: ma è proprio vero che vivere di legalità e con onestà è inutile?

Per noi, la lezione delle vittime della mafia, che ci giunge forte e intensa ancora oggi nel nostro vivere quotidiano di studenti, frastornati da una democrazia immatura, è che la violenza criminale nasce laddove non vi è un accordo ed un consenso democratico reale tra i cittadini e soprattutto laddove manca la capacità dello Stato di affermare se stesso con i fatti attraverso la legalità ed il rispetto delle regole.

Come studenti noi chiediamo allo Stato ed alle istituzioni di dimostrare l’impegno e non l’inconsistente sforzo di far ancorare i cittadini a valori fermi, indiscutibili e saldi solo a parole ma nella sostanza fragili e fittizi, dando semmai prova concreta della volontà di rispettare le regole e la vita di tutti, delle loro speranze e dei loro bisogni fondamentali.

Per noi non è solo la mafia il reale pericolo da combattere,  bensì le conseguenze, gli effetti di un sistema pervasivo e invasivo che sgretola la tenuta della democrazia.

La lotta alla mafia non è solo lotta per affermare la legalità. E’ lotta contro un sistema di captazione delle volontà, contro un sistema fraudolento che si manifesta nel guadagnarsi la benevolenza altrui a scopo di “profitto”; è lotta contro la capacità di abbattere il consenso della comunità espresso su regole riconosciute come necessarie per la convivenza.

Per le ragioni espresse siamo qui riuniti non solo per celebrare le vittime della mafia e per officiare con l’Assessore alla Legalità Gabriele Santoni e col referente di Libera della Regione Toscana Don Zappolinila Giornatadella Memoria e dell’impegno 2011, ma soprattutto per far rivivere un ricordo che esprima le nostre intime aspirazioni democratiche, i nostri sogni di giustizia e di legalità, in una parola il nostro particolare stato d’animo, che coinvolge insieme a noi questi rappresentanti istituzionali qui convenuti che condividono profondamente i nostri sentimenti, le nostre inquietudini ed il nostro dolore, ma anche le nostre autentiche speranze ed aspirazioni democratiche.

Vi ringraziamo della Vostra presenza e collaborazione e di questa occasione di incontro-dibattito che ci avete concesso.

Fabio Insogna

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