Occasioni per riflettere: Albert Einstein

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le Nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “Superato”. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita. Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

(Albert Einstein)

Occasioni per riflettere: Lev Nikolàevič Tolstòj

La vita è stata data agli uomini per la loro felicità, loro devono solo viverla al modo giusto. Se la gente si amasse, invece di odiarsi a vicenda, la vita sarebbe una continua felicità per tutti. C’è un solo modo per far sì che la vita divenga più felice ed è che le singole persone divengano più buone. La vostra salvezza, la salvezza di tutti non risiede in una qualsiasi organizzazione malvagia e violenta della società, ma nel perfezionamento della propria anima. Solo attraverso questo perfezionamento ciascun uomo otterrà la massima felicità per sé e per chi lo circonda e il miglior regime sociale possibile.

(Lev Nikolàevič Tolstòj)

Due fasi dello sviluppo dell’identità Il contributo di Margaret Mahler

Due fasi dello sviluppo dell’identità Il contributo di Margaret Mahler

Abbiamo visto che Erikson delinea otto stadi di sviluppo della personalità, nei quali centrale è il senso di “fiducia” che orienta l’individuo nella costruzione della sua identità. Infatti in ognuno di questi otto stadi (o cicli della vita), l’individuo conquista traguardi importanti per la caratterizzazione della propria identità, oppure può entrare in crisi, compromettendo così componenti delle precedenti conquiste essenziali per la sua identità personale in quel determinato ciclo di vita. Di recente gli studi sullo sviluppo dell’identità sono stati arricchiti dal contributo di una psicanalista ungherese, margaret Mahler, la quale definisce la cosiddetta prima fase dello sviluppo dell’identità. Se noi guardiamo al pensiero di Eriksson, constatiamo che l’acquisizione dell’identità è un traguardo fondamentale nel ciclo dell’adolescenza. Gli studi della Mahler chiariscono che, prima dell’adolescenza, il bambino deve acquisire un precedente sviluppo psicologico dell’identità, perché questo costituisce la base essenziale dell’identità successiva, senza il quale non si realizzerà armonicamente quella seconda fase dello sviluppo dell’identità, propria dell’adolescenza, che si apre alla vita dell’individuo adulto.La Mahlerillustra molto bene come la nascita psicologica del bambino non coincida con quella biologica, dimostrando che lo stesso sviluppo psicologico non è corrispondente a quello biologico, ma è determinato e favorito da delle condizioni, senza le quali può essere resa problematica la futura vita psicologica del bambino.

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