Competenze chiave per l’apprendimento permanente

QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO PER I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA (UE)

Competenze chiave per l’apprendimento permanente

Le competenze chiave sotto forma di conoscenza, abilità e attitudini adeguate al contesto sono essenziali per ogni individuo in una società basata sulla conoscenza. Tali competenze costituiscono un valore aggiunto per il mercato del lavoro, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, poiché offrono flessibilità e capacità di adattamento, soddisfazione e motivazione. Siccome dovrebbero essere acquisite da tutti, la presente raccomandazione propone uno strumento di riferimento per i paesi dell’Unione europea (UE) per assicurare che queste competenze chiave siano pienamente integrate nelle loro strategie ed infrastrutture, soprattutto nel contesto dell’istruzione permanente.

ATTO

Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente [Gazzetta ufficiale L 394 del 30.12.2006, pag. 10].

SINTESI

Le competenze chiave per l’apprendimento permanente sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Le competenze chiave sono essenziali in una società della conoscenza e assicurano maggior flessibilità ai lavoratori per adattarsi in modo più rapido a un mondo in continuo mutamento e sempre più interconnesso. Inoltre, tali competenze sono un fattore di primaria importanza per l’innovazione, la produttività e la competitività e contribuiscono alla motivazione e alla soddisfazione dei lavoratori e alla qualità del lavoro.

Le competenze chiave dovrebbero essere acquisite:

  • dai giovani alla fine del loro ciclo di istruzione obbligatoria e formazione, preparandoli alla vita adulta, soprattutto alla vita lavorativa, formando allo stesso tempo una base per l’apprendimento futuro;
  • dagli adulti in tutto l’arco della loro vita, attraverso un processo di sviluppo e aggiornamento delle loro abilità.

L’acquisizione delle competenze chiave si integra bene con i principi di parità e accesso per tutti. Il presente quadro di riferimento si applica anche e soprattutto ai gruppi svantaggiati, che hanno bisogno di sostegno per realizzare le loro potenzialità educative. Esempi di tali gruppi includono le persone con scarse competenze di base, i giovani che abbandonano prematuramente la scuola, i disoccupati di lunga durata, le persone disabili, i migranti, ecc.

Otto competenze chiave

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave e descrive le conoscenze, le abilità e le attitudini essenziali ad esse collegate.

Queste competenze chiave sono:

  • la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali;
  • la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;
  • la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
  • la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
  • imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità;
  • le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica;
  • senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo;
  • consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

Le competenze chiave sono tutte interdipendenti e ogni volta l’accento è posto sul pensiero critico, la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la valutazione del rischio, la presa di decisioni e la gestione costruttiva delle emozioni.

Un quadro di riferimento europeo per i paesi dell’Unione europea (UE) e la Commissione

Tali competenze chiave forniscono un quadro di riferimento per coadiuvare gli sforzi nazionali ed europei volti al raggiungimento degli obiettivi definiti. Tale quadro di riferimento è rivolto principalmente ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, ai datori di lavoro e ai discenti stessi.
È uno strumento di riferimento per i paesi dell’UE e per le loro politiche in materia di istruzione e formazione.

I paesi dell’UE dovrebbero cercare di assicurare che:

  • l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e lavorativa, fornendo allo stesso tempo la base per ulteriori occasioni di apprendimento;
  • si tenga debitamente conto dei giovani svantaggiati nella loro formazione affinché possano realizzare le loro potenzialità educative;
  • gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari, come le persone che necessitano di un aggiornamento delle loro competenze;
  • vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti, che vi siano misure volte ad assicurare l’accesso sia all’istruzione e alla formazione, sia al mercato del lavoro, e che vi sia sostegno per i discenti sulla base delle loro necessità e competenze specifiche;
  • la coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti sia raggiunta mediante forti nessi tra le politiche attinenti.

Il quadro di riferimento costituisce la base per l’azione a livello della Comunità, soprattutto nell’ambito del programma di lavoro Istruzione e formazione 2010 e, più in generale, dei programmi di istruzione e formazione della Comunità.

A tale riguardo, la Commissione dovrebbe sforzarsi in particolare di:

  • aiutare gli Stati membri dell’UE a sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione, ad applicare il quadro di riferimento per facilitare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche, seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso relazioni intermedie relative al programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010»;
  • utilizzare il quadro di riferimento per l’attuazione dei programmi comunitari in materia di istruzione e formazione e assicurare che tali programmi promuovano l’acquisizione delle competenze chiave;
  • utilizzare il quadro di riferimento per l’attuazione di politiche comunitarie collegate, come l’occupazione, la gioventù, le politiche culturali e sociali, e rafforzare i legami con le parti sociali ed altre organizzazioni attive in questi ambiti;
  • valutare, entro dicembre 2010, l’impatto del quadro di riferimento nel contesto del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010», l’esperienza acquisita e le implicazioni future.

Contesto

Il carattere trasversale delle competenze chiave le rende essenziali. Esse forniscono un valore aggiunto all’occupazione, alla coesione sociale o ai giovani (Patto europeo per la gioventù), il che spiega l’importanza dell’apprendimento permanente in termini di capacità di adattamento e integrazione. I criteri di riferimento, che permettono di giudicare i miglioramenti nelle prestazioni europee, sono stati illustrati in una relazione del 2005 che forniva risultati contrastanti.
In risposta alle preoccupazioni espresse dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, poi riprese nella strategia di Lisbona rinnovata nel 2005, le competenze chiave fanno parte degli obiettivi del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010», della comunicazione della Commissione del 2001 sulla realizzazione di uno Spazio europeo dell’apprendimento permanente e della successiva risoluzione adottata dal Consiglio nel 2002. Questi ultimi due documenti presentano proposte specifiche, affinché le competenze chiave diventino una priorità per tutte le fasce d’età. La relazione intermedia congiunta del 2004 sui progressi del programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» ha sostenuto la necessità di elaborare riferimenti e principi comuni europei.
Ultima modifica: 03.03.2011

 

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