I luoghi dell’educazione nell’antica Grecia

L’EDUCAZIONE NELL’ANTICA GRECIA

La Grecia è la culla della nostra stessa civiltà, vi è sorto il pensiero filosofico con le strutture che caratterizzano ancora il nostro sapere e nelle quali ci identifichiamo. I greci per primi hanno formulato un concetto dell’uomo ideale come incontro tra prestanza fisica e bellezza spirituale (calocagatia): ideale armonico al quale si sono ispirate la poesia, le opere di storia e soprattutto la politica e l’educazione. Per ricostruire la storia della pratica educativa e della psicologia nell’Occidente, dobbiamo risalire alle sue origini che sono fondamentalmente greche, con particolare riferimento al metodo spartano ed al metodo ateniese. Nello specifico l’educazione ateniese espresse le caratteristiche distintive dell’educazione classica, che di fatto si rivolse a formare soprattutto le qualità fisiche, morali e intellettuali dell’uomo (educazione umanistica). Purtroppo l’educazione ateniese ha avuto il difetto di essere riservata  a una classe privilegiata e di trascurare i valori dell’infanzia, non adeguando i suoi metodi alle esigenze dell’età dei soggetti più fragili.

LA VIRTU’

Il filo conduttore dell’ educazione nell’ età arcaica della Grecia è la virtù. Il testimone più antico di tale concezione aristocratica della cultura è Omero. Fortemente legato alla virtù è il concetto di onore: il motivo dominante dell’ educazione della nobiltà sta nel destare il sentimento dell’ obbligo, dell’ impegno verso l’ideale. L’insegnamento si basa su norme di vita vissuta. Testimonianza dell’ideale educativo sono l’Iliade e l’Odissea; in entrambe il valore guerriero rimane la massima espressione della personalità virile, ma ad esso viene aggiunto il riconoscimento dei meriti intellettuali e sociali. Nell’ottica educativa aristocratica, molto importante è l’esempio, che costituisce l’elemento fondamentale dell’educazione durante un periodo storico in cui non esistono leggi codificate.

L’EDUCAZIONE NEI PRESOCRATICI

I Presocratici sono i primi pensatori che inaugurano la ricerca filosofica del mondo greco. Il pensiero di questi primi filosofi non presenta precise indicazioni di carattere pedagogico, ma la loro opera può legittimamente essere indicata come contributo educativo, tenendo conto altresì che tale apporto sarà destinato a grandi sviluppi a partire da Socrate.

IL MODELLO EDUCATIVO DELLA CITTA’-STATO

Il modello educativo della Grecia assume la sua fisionomia con la polis. Questa si è formata lentamente attraverso lunghi secoli. Parallelamente a questa formazione si verificò quella del concetto di virtù e di educazione. Negli Stati greci l’educazione era profondamente legata alla vita quotidiana e l’ organizzazione di ogni polis si rispecchiava nel tipo di educazione che veniva impartita ai giovani.

L’EDUCAZIONE A SPARTA

La città-Stato di Sparta sorge nell’VIII° secolo a. C. Le notizie circa la storia di questa città-Stato e in particolare il suo ideale educativo derivano da scrittori più tardi. La prima condizione richiesta per l’ educazione dei giovani era la buona salute fisica: essi venivano addestrati al coraggio che si esprimeva nelle quattro virtù della prudenza, temperanza, fortezza e obbedienza. Quanto all’ educazione dello spirito, ai giovani venivano fatti imparare a memoria i versi di Omero e di Esiodo. Alle ragazze veniva impartita un’educazione fisica in grado di prepararle alla maternità. Per tutti questi motivi è giusto riconoscere che l’educazione a Sparta sia stata una delle condizioni veramente importanti ed essenziali per la società.

LA FORMAZIONE IN ATENE: L’ EDUCAZIONE DEL CITTADINO

Il concetto che si ha in Atene di educazione, riveste un significato differente da quello spartano. L’educazione aveva lo scopo di formare il cittadino e l’ attenzione era rivolta in particolar modo ai maschi, in quanto le donne avevano una posizione subordinata nella società. La preparazione del cittadino iniziava a sette anni; l’organizzazione scolastica prevedeva le materie comuni di studio: lettura, scrittura, calcolo, musica ed educazione fisica. Le prime avevano lo scopo di educare l’animo, mentre l’ultima di renderlo forte ed aggraziato. I fanciulli erano affidati alla guida di uno schiavo fedele, il “pedagogo”. Grazie al ruolo dell’educazione, il popolo ateniese conquistò l’accesso ad un modello di vita e di cultura esclusive dei nobili.

L’IDEALE UNIVERSALE DELLA FORMAZIONE DELL’UOMO

Ciò che unisce tutti i Greci è l’essersi in qualche modo uniformati ad un unico tipo di cultura, che si fonda sul comune riconoscimento di aver ricevuto la stessa educazione. Una dimostrazione del ruolo che riveste l’educazione è testimoniata dalle opere  dei filosofi ellenistici, in quanto la civiltà ellenistica attribuì alla cultura grande importanza, nella formazione del cittadino. La più solenne tra le istituzioni educative è stata l’efebìa, in base alla quale i giovani liberi, all’età di diciotto anni, venivano iscritti nelle liste di leva e, dopo aver ricevuto sotto la sorveglianza di speciali magistrati elettivi un’educazione militare, letteraria e musicale, prestavano servizio nella difesa delle frontiere per un anno o due, dopo di che l’efebia era terminata e gli efebi prendevano posto tra gli altri cittadini. Con la perdita dell’indipendenza di Atene L’efebìa smarrì il suo carattere di “esercito civico” e le rimase soltanto quello di educazione.

LA FORMAZIONE NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ATENIESE

L’educazione aveva inizio all’età di sette anni, non esistendo una scuola per l’infanzia. Raggiunta l’età di sette anni, il bambino intraprendeva l’educazione pubblica e accanto al fanciullo apparivano il pedagogo ed il maestro. Il primo aveva il compito di assistere il bambino, educandolo moralmente e civilmente, mentre il secondo aveva l’incarico di preparare tecnicamente l’alunno. I gradi scolastici venivano suddivisi in istruzione primaria, secondaria e insegnamento superiore. Nell’ istruzione primaria il metodo della lettura consisteva nell’andare dal “semplice” al “complesso”. L’istruzione secondaria era caratterizzata dagli studi letterari e scientifici. Infine vi era l’insegnamento superiore che era costituito dalla medicina, dalla retorica e dalla filosofia. La filosofia richiedeva un impegno maggiore rispetto alle prime due, in quanto essa tendeva alla formazione dell’uomo.

 

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