Nascita e sviluppo del linguaggio
Nascita e sviluppo del linguaggio
Il linguaggio.
Con la lingua l’uomo è in grado di esprimere i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue esperienze e le sue piccolezze. È nella lingua che lo spirito, pensando e comprendendo le cose ed i rapporti che le regolano riesce a rendersi conto di se stesso.
Premessa generale.
E’ presente in tutti i neonati una disponibilità, geneticamente trasmessa, a decifrare ed imparare sistemi di comunicazione convenzionali (tipici del proprio gruppo sociale): il LINGUAGGIO.
Il linguaggio si presenta nella sua generalità sia come oggetto di apprendimento, in quanto forma linguistica, sia come strumento comunicativo, capace di attendere alla duplice funzione:
PRAGMATICA (uso della lingua nella dimensione sociale ed interpersonale);
MATETICA (capace di organizzare il cognitivo e le conoscenze (immaginare, descrivere, commentare, valutare secondo riferimenti ad oggetti concreti).
In che cosa consiste il linguaggio?
Il linguaggio consiste nella competenza ad associare suoni e significati mediante regole grammaticali, che variano con il mutare delle lingue specifiche. Anche i pappagalli imparano a pronunciare parole, ma non possiedono il linguaggio, gli scimpanzé possono imparare a comunicare ma non utilizzano le due funzioni del linguaggio, vale a dire quella comunicativa e quella simbolica (sostituzione dell’oggetto con la parola).
Come si apprende a parlare?
Apprendere a parlare è una delle imprese più complicate che la specie umana riesca a compiere. Un’impresa che la psicologia, la linguistica, le neuroscienze, ancora non riescono a spiegare efficacemente, pur avendo compiuto un grande sforzo per descriverne le principali tappe
Sviluppo Fonologico.
Definizione:
Sviluppo fonologico significa imparare a rappresentare mentalmente i suoni che caratterizzano una lingua, le strutture sillabiche in cui questi suoni si combinano nelle parole, e le strutture prosodiche (“prosodia”= Complesso delle regole che nelle lingue moderne governano la collocazione dell’accento tonico sulle parole , l’acutezza o gravità del suono, la lunghezza del suono) che danno forma melodica a parole e enunciati.
Significa anche utilizzare queste rappresentazioni per guidare l’apparato articolatorio (lingua, mandibola, labbra, ecc.) a eseguire quei movimenti che permettono di produrre parole e enunciati comprensibili.
Alla base dello sviluppo fonologico ci sono diversi fattori.
Il primo è un fattore percettivo: per poter rappresentare mentalmente i suoni della lingua madre, i bambini elaborano percettivamente il linguaggio che ascoltano. E’ un’elaborazione inconsapevole, con cui il cervello categorizza e individua regolarità.
Il secondo è un fattore motorio: l’apparato articolatorio deve essere abbastanza maturo per poter compiere un incredibile numero di movimenti diversi coordinati in un arco temporale molto breve.
Il terzo fattore è di tipo lessicale: il bambino usa la sua conoscenza delle parole come una “base di dati” da cui costruire rappresentazioni di suoni, sequenze sillabiche, strutture prosodiche.
Più il lessico (. “lessico”= insieme delle parole di una lingua) è ricco e variato, più lo sviluppo fonologico procede speditamente.
L’acquisizione introduce la comprensione e la produzione del linguaggio.
Linguaggio e contesto sociale.
Il codice elaborato ha ricchezza e flessibilità (è presente specialmente nelle classi agiate).
Il codice ristretto ha rigidità e povertà nel gergo (è riscontrabile principalmente nelle classi meno agiate).
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